Con l’introduzione della Didattica a distanza in seguito alla pandemia è nata ancor più forte l’esigenza, nel mondo della scuola, di ripensare lo strumento della valutazione. L’atto della ‘valutazione’ deve essere uno strumento volto a restituire valore all’operato di docenti e studenti e sostenere, indirizzare e migliorare il processo di insegnamento – apprendimento. Lungi, infatti, dal costituire un mero esercizio di attribuzione di un valore numerico, la valutazione, soprattutto se autentica e formativa, deve poter valorizzare, monitorare e indicare la strada da percorrere nel proprio personale iter scolastico, rendendo lo studente protagonista attivo del proprio percorso di apprendimento.
In questa prospettiva la valutazione diventa testimonianza del percorso svolto, nonché punto di partenza per orientare e guidare i passi da compiere nel futuro.
ALCUNI PRINCIPI GUIDA PER UNA VALUTAZIONE 'AUTENTICAMENTE' FORMATIVA
NON SIAMO IL VOTO CHE PRENDIAMO
Spesso gli studenti identificano il giudizio legato alla valutazione con un giudizio legato al loro valore come persone. “Prendere un determinato voto” non significa “essere quel voto”. Ricordare ai propri studenti questa differenza può aiutare a ridurre il rischio che i risultati raggiunti nella didattica vadano a minare la fiducia in loro stessi e la motivazione ad apprendere.
IL TUTTO È PIÚ DELLA SOMMA DELLE SINGOLE PARTI
La didattica a distanza deve poter valorizzare criteri di valutazione che indagano molteplici capacità: interazione, dialogo, spirito di iniziativa, problem solving. I voti si traducono in strumento per affrontare consapevolmente il proprio percorso di apprendimento e si accompagnano ad un’autovalutazione finalizzata ad orientare più efficacemente il proprio operato.
L’ERRORE COME ALLEATO
L’idea di sbagliare attiva nella maggior parte delle persone un vissuto di timore, se non di paura. Questo impedisce di cimentarsi serenamente nelle sfide poste dalle novità, spegne la curiosità e l’entusiasmo legati alla scoperta e priva le persone dell’opportunità di apprendere dai propri errori.
“Non ho fallito. Ho solo trovato 10.000 metodi che non hanno funzionato”
(Thomas Edison)